Sottotitolo: la mia prima volta con l’impastatrice.
Sì, perché da qualche settimana abbiamo una nuova ospite in casa, fortissimamente voluta da Fede e fortissimamente osteggiata da me per i soliti motivi di spazio disponibile sull’ hard disk domestico 🙂
Da quando è arrivata a casa l’ho sempre guardata con scetticismo, convinta che fosse solo un elettrodomestico superfluo che poteva benissimo essere soppiantato dal Bimby, che utilizzo per un sacco di preparazioni. Ora, è vero che quest’ultimo ha tra le sue funzioni anche quella dell’impasto, ma devo confessarvi che dopo aver provato la “tedeschina” il risultato é tutta un’altra storia.
E così, vincendo il mio iniziale timore reverenziale verso il nuovo oggetto tecnologico, ho radunato gli ingredienti che mi servivano e ho battezzato l’impastatrice con questi panini al latte vegan.
Il risultato è stato sorprendente! Vi dico solo che, a tre giorni dalla loro preparazione, i paninetti sono ancora morbidissimi, ancora di più dei panini da hamburger confezionati che si trovano in commercio, ed il bello è che questi sono privi di schifezze, additivi e conservanti.
Per prepararli vi basterà avere a disposizione solo 8 ingredienti! Se vi sembrano tanti, provate a contare quelli presenti nella lista ingredienti di quelli industriali 😉
INGREDIENTI
🥦400 grammi di farina 1 o di manitoba (io ho usato l’Europa 1 con W 500 del Molino Persello)
🥦100 grammi di farina di segale integrale macinata a pietra
🥦300 ml di latte vegetale di soia (o altro latte vegetale non zuccherato)
🥦50 grammi di olio di semi di girasole deodorato (o altro olio di semi oppure evo)
🥦40 grammi di malto d’orzo (o altro dolcificante come zucchero o miele)
🥦un panetto di lievito di birra da 25 grammi
🥦5 grammi di sale
🥦semi di sesamo q.b. per la copertura
PROCEDIMENTO
Sciogliete in un pentolino a fuoco dolce il lievito di birra con un po’ di latte di soia (circa una tazzina da caffè). *
Unite il lievito sciolto, le farine ed il latte nella ciotola dell’impastatrice ed azionatela a velocità 1, fino a quando il latte sarà completamente assorbito dalle farine. A questo punto unite anche il resto degli ingredienti (tranne il sesamo), e riazionate la macchina a velocità 1, facendola lavorare fino a quando l’impasto si sarà incordato (ovvero si sarà staccato dai bordi della ciotola e sarà completamente attaccato al braccio dell’impastatrice).
Per favorire l’incordatura potete andare per qualche secondo a velocità 3.
A questo punto trasferitelo in un recipiente a bordi alti leggermente oliato, copritelo con la pellicola trasparente e lasciatelo lievitare per un paio d’ore.
Trascorso questo tempo riprendete l’impasto: sarà soffice, leggero e pieno d’aria.
Stando attenti a non lavorarlo troppo, eseguite lo staglio, cioè formate tanti paninetti (a me ne sono venuti 12 di media grandezza, se li volete più piccoli – della grandezza di un pan gocciolo, per intenderci – ne otterrete una quindicina).
Metteteli ben distanziati in una teglia con della carta da forno, e chiudete con la pellicola trasparente: non devono entrare in contatto con l’aria altrimenti si formerà la crosticina sopra.
Fateli lievitare fino al raddoppio (altre due orette all’incirca), quindi accendete il forno a 180 gradi.
Spennellate ciascun paninetto con del latte di soia e ricopritelo con una manciata di semi di sesamo.
Infornate a 180 gradi per 15 minuti o fino a quando saranno dorati, dipende dal tipo di forno che usate.
Le pupe li hanno adorati dal primo boccone, sia nella versione dolce con la marmellata, che nella variante salata, con un filo di olio extravergine sopra!
* per sciogliere il lievito non attingete dai 300 ml di latte previsti per l’impasto