Avete presente i Coco Pops della Kellogg’s? Buoni, divertenti, ma pienissimi di zuccheri e conservanti.
Da piccola li mangiavo direttamente dal sacchetto, come le patatine. E per molti bambini sono la prima ‘strada’ di avvicinamento al mondo dei cereali per la prima colazione.
Così mi sono detta: perché non renderli già da subito una tappa sana? E magari preparata dalle loro manine sante?
Così è nata questa ricetta, che proporrò domenica 1 Ottobre, al laboratorio di ricette per bambini, alla festa dell’agricoltura di Resiutta (UD), assieme alla ricetta degli gnocchi di carote vegan e gluten free.
🥦80 ml di olio di semi di vinacciolo (o altro olio delicato)
🥦50 ml di latte vegetale (di riso o di avena, ma potete sbizzarrirvi)
🥦45 grammi di zucchero mascobado
🥦180 grammi farina di avena (o 130 di farina integrale e 50 di avena)
🥦30 grammi di cacao amaro
🥦1/3 di bustina di lievito per dolci
🥦cannella o vaniglia in polvere, se piace
Cominciamo dai liquidi: tutti in una ciotola (olio e latte), una bella amalgamata con la frusta.
A questo punto aggiungete le polveri, partendo dal cacao – che fa più fatica a fare amicizia con i fluidi -, poi lo zucchero, la cannella (se gradita) e la vaniglia.
Una volta che i grumi saranno un lontano ricordo, è il momento delle farine e del lievito.
Iniziate a lavorare il vostro impasto con la frusta o una forchetta, e procedete poi con le mani. L’idea è quella di ottenere un composto liscio e malleabile.
A questo punto iniziate, sempre con le mani, a prelevare delle piccolissime porzioni di impasto e a formare delle palline, che disporrete su una teglia rivestita di carta di forno.
Ricordate che cuocendo aumenteranno di dimensioni, quindi davvero, non abbiate paura che questi dolcissimi ‘pois’ risultino troppo piccoli.
Immaginate le dimensioni dei cereali che tuffate nel latte e ci siete!
Scaldate il forno in modalità statica a 180°, e quando sarà caldo, infornate per circa 8 minuti (consiglio sempre di tenerli d’occhi, più sono piccoli, prima saranno cotti).
Aspettate pazientemente che si raffreddino, come se foste dei monaci buddisti, quindi trasferiteli in un contenitore ermetico (meglio se di vetro).
Non vi resta che puntare la sveglia un quarto d’ora prima del solito, e prepararvi a gustare questa meraviglia di colazione, magari accompagnati da un’accogliente ciotola del vostro latte preferito!